Diario del consigliere #4 - Riflessioni sul 3° Consiglio Comunale del 29 luglio 2014. Presenti 14, assenti 3, tantissimo pubblico, pronti via. Apre Pozza, capogruppo PD, con un appello per la fine delle morti in Medio Oriente. L'invito a tutti è "restiamo umani". Massima condivisione. Prende la parola il Sindaco: c'è un milione di tagli da Stato e Regione che va spalmato sul periodo settembre-dicembre. La situazione è drammatica, tanto che il Sindaco ha scritto una lettera all'ANCI dove, riassumendo, dice che sforeremo il patto di stabilitá e che Cesano ha bisogno d'aiuto. |
*** Nota del consigliere
Se vogliamo fare qualcosa di piú eclatante noi ci siamo.
Parola a Raimondo (Fratelli d'Italia), interrogazione urgente sulla questione asili nido: Sindaco, cosa succede? Perchè le educatrici scioperano?
Il Sindaco riconosce lo speciale valore del lavoro delle educatrici ma in pratica dice: siamo in una regione dove i nidi si privatizzano, questa giunta tiene al "servizio pubblico" ma non ricattateci con gli scioperi perchè abbiamo la schiena dritta e decidere di privatizzare é un attimo.
*** Nota del consigliere
Questa vicenda si sta trasformando in un western, il fatto che si tratti di asili nido non significa che si debba affrontarla come i bambini del nido.
Di nuovo Raimondo, nel frattempo definito dal sindaco "maestro di strumentalizzazione": interpellanza sulla Festa Patronale. In pratica: Sindaco, sono anni che fa la guerra alla festa e adesso finanzia la solita festa e copre pure 20 mila euro di debito con la delibera numero 99 del 1 luglio?
Il Sindaco: non c'era tempo, dovevamo scegliere se farla al solito modo o non farla. Non ce la siamo sentita di iniziare il nostro mandato privando Cesano di un momento di comunitá e socializzazione cosí importante".
L'Assessore Ariis (cultura e partecipazione): la nuova festa patronale dovrá essere festa dei cesanesi e dobbiamo pensarla insieme: dobbiamo rivedere la festa con gli occhi di tutti. Il Sindaco lancia l'idea di un'assemblea pubblica sulla nuova festa.
*** Nota e intervento del consigliere
Apprezzatissimo l'intervento dell'assessore, benissimo l'assemblea pubblica, possiamo capire la mancanza di tempo ma sulla delibera manca una cosa importantissima. Si dice che copriremo questi 20 mila euro di debiti pregressi ma non c'è scritto CHE É TASSATIVAMENTE L'ULTIMA VOLTA! Non é che poi magari l'anno prossimo saltano fuori gli ultimissimi 10.000 euro da ripianare?
Non ho ottenuto risposta.
Fin qui l'antipasto, sono le 22 passate e arriviamo al piatto forte.
Parola all'assessore Ursino (Bilancio) che presenta le delibere sulla tassa IUC (IMU+TASI+TARI) replicando in sintesi l'intervento giá esposto in commissione economica:
- dobbiamo fare assolutamente cassa,
- l'IMU rimane invariata,
- la TARI é stabilita per legge,
- sulla TASI si pagherá il 3 per mille sulla prima casa in base alla rendita catastale con detrazioni solo per chi non supera i 600 euro di rendita,
- chi é in affitto non paga la TASI.
*** Nota e intervento del consigliere
L'amministrazione ha preso 3 decisioni importanti.
1) Ha alzato la TASI dal 2,5 per mille al 3 per mille per costituire un "tesoretto" di circa 450 mila euro da usare per applicare delle detrazioni a favore, nelle intenzioni, delle fasce piú deboli.
Pienamente concordi, le tasse comportano sempre delle iniquitá ed è importante disporre di strumenti correttivi.
2) Ha collegato l'assegnazione delle detrazioni alla rendita catastale.
Qui davvero non ci siamo.
La rendita catastale é un parametro che genererà per forza delle iniquità perché per molte abitazioni non é aggiornato: molte abitazioni belle e grandi ma poco recenti sono accatastate con una rendita inferiore a quella di abitazioni piú recenti e modeste.
Per capirci: se ho una bella casa, senza mutuo, con una rendita non aggiornata, pago poco di base e in piú posso usufruire delle detrazioni, se invece ho una casa recente, con mutuo, due bambini e magari un solo reddito ma supero i 600 euro di rendita catastale (basta un trilocale), pago giá di piú di base, pago lo 0,5 in piú per rendere possibili le detrazioni ma non posso nemmeno usufruire delle detrazioni, nemmeno per i figli minori a carico.
Oltre al danno la beffa oppure, come si dice, cornuti e mazziati.
Se un parametro genera iniquitá non puoi pensare di correggere le iniquità affidandoti di nuovo allo stesso parametro!
La risposta dell'amministrazione é stata che al netto delle iniquità legate al parametro della rendita catastale, questo parametro é l'unico di cui si dispone per consentire un calcolo facile, mentre prevedere le detrazioni in base all'ISEE avrebbe introdotto delle complicazioni per i cittadini. In pratica si tratta di una scommessa: le iniquità saranno contenute e i cittadini preferiranno pagare qualcosa in piú ma evitarsi lo sbattimento di andare a fare l'ISEE.
Che dire? Se anche il consigliere Paladini (PD) sostiene questa linea a spada tratta non possiamo che incrociare le dita e sperare che alla prova dei fatti l'amministrazione abbia visto giusto. Resta il fatto che in una situazione economica definita drammatica ci permettiamo di distribuire 450.000 euro a pioggia e, questa é la cosa piú grave, senza uno strumento di verifica che ci permetta di essere meno approssimativi l'anno prossimo. Si poteva dire: la TASI ti ha messo in difficoltá? Presenta il tuo ISEE entro tre mesi e ne terremo conto per le detrazioni dell'anno prossimo.
Stupisce il totale silenzio dell'assessore al sociale.
3) TASI SUGLI AFFITTI. La terza importante decisione presa dalla giunta é che chi é in affitto non pagherá la TASI.
Importante: la TASI é la tassa sui servizi indivisibili di cui godono tutti i cittadini (illuminazione, sicurezza, manutenzione strade...). La legge prevede che debbano pagarla tutti, anche chi é in affitto, e che il comune debba specificare analiticamente quali servizi garantirà con il gettito TASI e in che misura.
Su questo punto il comune dice due cose che non condividiamo:
- la prima: siccome in particolare al Giardino molte delle persone in affitto sono in difficoltà economica non facciamo pagare la TASI a chi é in affitto.
Ora, Cesanocambia ha fatto la campagna elettorale parlando di quartieri di serie A, B e C, ha preso la maggior parte dei suoi voti proprio al Giardino e figuriamoci se il nostro obbiettivo é gravare con una tassa in piú chi é giá in difficoltá. Ma esentare tutti gli affittuari di Cesano perché al Giardino c’è del disagio è una scelta grossolana e demagogica. Grossolana perché di nuovo, come per le detrazioni, per tutelare chi è in difficoltà favoriamo un’intera categoria (chi è in affitto) che comprende anche tantissimi che in difficoltà non sono. Demagogica perché esentando tutti quelli che vivono in affitto dal pagare 50 euro di TASI li stai privando del diritto di esigere, un domani, servizi indivisibili di serie A.
- la seconda: sia l'assessore Ursino che il Sindaco ci dicono candidamente che la correlazione tra la TASI e i servizi é una cosa puramente nominale, che di fatto non vincola i comuni e non garantisce i cittadini. É come un concessionario che ti vende una macchina ma poi magari anziché consegnarti la macchina usa i soldi che gli hai dato per fare qualcos'altro. Vi pare ammissibile?
Morale:
- i servizi di tutti li pagheranno solo i possessori di case
- stiamo distribuendo 450 mila euro di detrazioni senza la certezza che vadano a chi ne ha bisogno e senza nemmeno predisporre strumenti per correggere il tiro l'anno prossimo
- chi abita nei quartieri di serie B e C non avrà titolo per pretendere adeguati servizi di illuminazione, sicurezza e manutenzione strade
- se una legge istituisce una tassa e dice che bisogna usare il gettito di quella tassa per fare determinate cose perché gli amministratori devono dire che é solo una cosa nominale? Allora uno non la paga perché tanto é solo una cosa nominale. Ci aspettiamo che nel bilancio ci diciate cosa finanzierete e in che misura con i soldi della TASI.
Nel frattempo si é fatta quasi mezzanotte.
Alcuni consiglieri sono decisamente provati.
Il presidente Bianco inizia a dare del consigliere all'assessore, dell'assessore ai consiglieri e del presidente a tutti.
Il consigliere Bersani è stremato e invita il consiglio e il pubblico ad andare a letto.
Non si può, c'è ancora un punto da discutere: i criteri per le nomine dei rappresentanti del comune nelle partecipate.
LE NOMINE NELLE PARTECIPATE
Si tratta di persone, la cui scelta spetta al Sindaco, che rappresentano gli interessi del comune in una decina di enti nei quali il comune ha una qualche forma di partecipazione. Tra i piú importanti c'é AREA, dove siamo presenti con una quota del 10% e alla quale ogni anno diamo circa 3,2 milioni di euro per tenere pulita Cesano.
Il provvedimento é giá stato discusso in commissione istituzionale, dove tutti abbiamo verificato che introduce un meritevole irrigidimento delle norme contro i conflitti di interesse ma dove abbiamo anche evidenziato come mancasse un tassello fondamentale: la comunicazione trasparente dei candidati e dei curricula su cui il Sindaco é chiamato a scegliere.
Il ragionamento é elementare: il sindaco ha il pieno diritto di scegliere chi vuole ma anche il dovere di renderne conto ai cittadini. Se i cittadini non conoscono quelle che erano le alternative come possono formarsi un giudizio?
*** Nota e intervento del consigliere
Durante il consiglio la maggioranza, compatta, ha bocciato per tre volte questo elementare ragionamento di buon senso democratico.
- Emendamento dei 5 stelle che chiedeva pubblicazione di nomi e curricula e l’incandidabilità di chi ha già avuto 2 mandati elettivi o di governo: bocciato.
- Emendamento di Fratelli d'Italia che chiedeva di assegnare le nomine tramite bando, come hanno deciso di fare tantissimi comuni per dare un chiaro segnale di trasparenza: troppo rigido, bocciato.
Dopo queste bocciature la maggioranza si auto approva un emendamento che impegna sindaco e presidente del consiglio a pubblicizzare i requisiti per le candidature (pazzesco, diranno addirittura i requisiti previsti per le candidature, rivoluzionario).
- Cesanocambia! (e il sottoscritto anche in qualitá di vice presidente, convinto che il consiglio non dovesse farsi scappare questa occasione di grande valore simbolico) offre alla maggioranza la possibilitá di salvarsi in corner e presenta un emendamento all'emendamento della maggioranza, chiedendo di aggiungere una sola mezza riga: "i nomi e i curricula dei candidati verranno pubblicati sul sito del comune".
Niente da fare, non c'é due senza tre, bocciato anche questo con una motivazione paradossale: se tutti possono curiosare aumentano le polemiche.
Ma possibile che non lo vediate? La polemica c'é giá, é che la politica si fa i fatti suoi al buio e questa triplice bocciatura non fa che rinfocolare questa polemica. Negare a chi é interessato il diritto di farsi un'idea non limita la polemica, limita la il confronto democratico.
Dopo le elezioni avete gridato al cambiamento epocale: con questo voto avete dimostrato tanta paura di cambiare.
Un bell'autogol all'attivo.
É mezzanotte e mezza, grazie signore e signori di essere intervenuti, si chiude il consiglio.
Peccato, bastava un po' di coraggio.
Ecco, un po' meno minacciosi con le educatrici dei nidi e un po' piú di fiduciosi nel confronto democratico.
Buona Estate Cesano;-)
Se vogliamo fare qualcosa di piú eclatante noi ci siamo.
Parola a Raimondo (Fratelli d'Italia), interrogazione urgente sulla questione asili nido: Sindaco, cosa succede? Perchè le educatrici scioperano?
Il Sindaco riconosce lo speciale valore del lavoro delle educatrici ma in pratica dice: siamo in una regione dove i nidi si privatizzano, questa giunta tiene al "servizio pubblico" ma non ricattateci con gli scioperi perchè abbiamo la schiena dritta e decidere di privatizzare é un attimo.
*** Nota del consigliere
Questa vicenda si sta trasformando in un western, il fatto che si tratti di asili nido non significa che si debba affrontarla come i bambini del nido.
Di nuovo Raimondo, nel frattempo definito dal sindaco "maestro di strumentalizzazione": interpellanza sulla Festa Patronale. In pratica: Sindaco, sono anni che fa la guerra alla festa e adesso finanzia la solita festa e copre pure 20 mila euro di debito con la delibera numero 99 del 1 luglio?
Il Sindaco: non c'era tempo, dovevamo scegliere se farla al solito modo o non farla. Non ce la siamo sentita di iniziare il nostro mandato privando Cesano di un momento di comunitá e socializzazione cosí importante".
L'Assessore Ariis (cultura e partecipazione): la nuova festa patronale dovrá essere festa dei cesanesi e dobbiamo pensarla insieme: dobbiamo rivedere la festa con gli occhi di tutti. Il Sindaco lancia l'idea di un'assemblea pubblica sulla nuova festa.
*** Nota e intervento del consigliere
Apprezzatissimo l'intervento dell'assessore, benissimo l'assemblea pubblica, possiamo capire la mancanza di tempo ma sulla delibera manca una cosa importantissima. Si dice che copriremo questi 20 mila euro di debiti pregressi ma non c'è scritto CHE É TASSATIVAMENTE L'ULTIMA VOLTA! Non é che poi magari l'anno prossimo saltano fuori gli ultimissimi 10.000 euro da ripianare?
Non ho ottenuto risposta.
Fin qui l'antipasto, sono le 22 passate e arriviamo al piatto forte.
Parola all'assessore Ursino (Bilancio) che presenta le delibere sulla tassa IUC (IMU+TASI+TARI) replicando in sintesi l'intervento giá esposto in commissione economica:
- dobbiamo fare assolutamente cassa,
- l'IMU rimane invariata,
- la TARI é stabilita per legge,
- sulla TASI si pagherá il 3 per mille sulla prima casa in base alla rendita catastale con detrazioni solo per chi non supera i 600 euro di rendita,
- chi é in affitto non paga la TASI.
*** Nota e intervento del consigliere
L'amministrazione ha preso 3 decisioni importanti.
1) Ha alzato la TASI dal 2,5 per mille al 3 per mille per costituire un "tesoretto" di circa 450 mila euro da usare per applicare delle detrazioni a favore, nelle intenzioni, delle fasce piú deboli.
Pienamente concordi, le tasse comportano sempre delle iniquitá ed è importante disporre di strumenti correttivi.
2) Ha collegato l'assegnazione delle detrazioni alla rendita catastale.
Qui davvero non ci siamo.
La rendita catastale é un parametro che genererà per forza delle iniquità perché per molte abitazioni non é aggiornato: molte abitazioni belle e grandi ma poco recenti sono accatastate con una rendita inferiore a quella di abitazioni piú recenti e modeste.
Per capirci: se ho una bella casa, senza mutuo, con una rendita non aggiornata, pago poco di base e in piú posso usufruire delle detrazioni, se invece ho una casa recente, con mutuo, due bambini e magari un solo reddito ma supero i 600 euro di rendita catastale (basta un trilocale), pago giá di piú di base, pago lo 0,5 in piú per rendere possibili le detrazioni ma non posso nemmeno usufruire delle detrazioni, nemmeno per i figli minori a carico.
Oltre al danno la beffa oppure, come si dice, cornuti e mazziati.
Se un parametro genera iniquitá non puoi pensare di correggere le iniquità affidandoti di nuovo allo stesso parametro!
La risposta dell'amministrazione é stata che al netto delle iniquità legate al parametro della rendita catastale, questo parametro é l'unico di cui si dispone per consentire un calcolo facile, mentre prevedere le detrazioni in base all'ISEE avrebbe introdotto delle complicazioni per i cittadini. In pratica si tratta di una scommessa: le iniquità saranno contenute e i cittadini preferiranno pagare qualcosa in piú ma evitarsi lo sbattimento di andare a fare l'ISEE.
Che dire? Se anche il consigliere Paladini (PD) sostiene questa linea a spada tratta non possiamo che incrociare le dita e sperare che alla prova dei fatti l'amministrazione abbia visto giusto. Resta il fatto che in una situazione economica definita drammatica ci permettiamo di distribuire 450.000 euro a pioggia e, questa é la cosa piú grave, senza uno strumento di verifica che ci permetta di essere meno approssimativi l'anno prossimo. Si poteva dire: la TASI ti ha messo in difficoltá? Presenta il tuo ISEE entro tre mesi e ne terremo conto per le detrazioni dell'anno prossimo.
Stupisce il totale silenzio dell'assessore al sociale.
3) TASI SUGLI AFFITTI. La terza importante decisione presa dalla giunta é che chi é in affitto non pagherá la TASI.
Importante: la TASI é la tassa sui servizi indivisibili di cui godono tutti i cittadini (illuminazione, sicurezza, manutenzione strade...). La legge prevede che debbano pagarla tutti, anche chi é in affitto, e che il comune debba specificare analiticamente quali servizi garantirà con il gettito TASI e in che misura.
Su questo punto il comune dice due cose che non condividiamo:
- la prima: siccome in particolare al Giardino molte delle persone in affitto sono in difficoltà economica non facciamo pagare la TASI a chi é in affitto.
Ora, Cesanocambia ha fatto la campagna elettorale parlando di quartieri di serie A, B e C, ha preso la maggior parte dei suoi voti proprio al Giardino e figuriamoci se il nostro obbiettivo é gravare con una tassa in piú chi é giá in difficoltá. Ma esentare tutti gli affittuari di Cesano perché al Giardino c’è del disagio è una scelta grossolana e demagogica. Grossolana perché di nuovo, come per le detrazioni, per tutelare chi è in difficoltà favoriamo un’intera categoria (chi è in affitto) che comprende anche tantissimi che in difficoltà non sono. Demagogica perché esentando tutti quelli che vivono in affitto dal pagare 50 euro di TASI li stai privando del diritto di esigere, un domani, servizi indivisibili di serie A.
- la seconda: sia l'assessore Ursino che il Sindaco ci dicono candidamente che la correlazione tra la TASI e i servizi é una cosa puramente nominale, che di fatto non vincola i comuni e non garantisce i cittadini. É come un concessionario che ti vende una macchina ma poi magari anziché consegnarti la macchina usa i soldi che gli hai dato per fare qualcos'altro. Vi pare ammissibile?
Morale:
- i servizi di tutti li pagheranno solo i possessori di case
- stiamo distribuendo 450 mila euro di detrazioni senza la certezza che vadano a chi ne ha bisogno e senza nemmeno predisporre strumenti per correggere il tiro l'anno prossimo
- chi abita nei quartieri di serie B e C non avrà titolo per pretendere adeguati servizi di illuminazione, sicurezza e manutenzione strade
- se una legge istituisce una tassa e dice che bisogna usare il gettito di quella tassa per fare determinate cose perché gli amministratori devono dire che é solo una cosa nominale? Allora uno non la paga perché tanto é solo una cosa nominale. Ci aspettiamo che nel bilancio ci diciate cosa finanzierete e in che misura con i soldi della TASI.
Nel frattempo si é fatta quasi mezzanotte.
Alcuni consiglieri sono decisamente provati.
Il presidente Bianco inizia a dare del consigliere all'assessore, dell'assessore ai consiglieri e del presidente a tutti.
Il consigliere Bersani è stremato e invita il consiglio e il pubblico ad andare a letto.
Non si può, c'è ancora un punto da discutere: i criteri per le nomine dei rappresentanti del comune nelle partecipate.
LE NOMINE NELLE PARTECIPATE
Si tratta di persone, la cui scelta spetta al Sindaco, che rappresentano gli interessi del comune in una decina di enti nei quali il comune ha una qualche forma di partecipazione. Tra i piú importanti c'é AREA, dove siamo presenti con una quota del 10% e alla quale ogni anno diamo circa 3,2 milioni di euro per tenere pulita Cesano.
Il provvedimento é giá stato discusso in commissione istituzionale, dove tutti abbiamo verificato che introduce un meritevole irrigidimento delle norme contro i conflitti di interesse ma dove abbiamo anche evidenziato come mancasse un tassello fondamentale: la comunicazione trasparente dei candidati e dei curricula su cui il Sindaco é chiamato a scegliere.
Il ragionamento é elementare: il sindaco ha il pieno diritto di scegliere chi vuole ma anche il dovere di renderne conto ai cittadini. Se i cittadini non conoscono quelle che erano le alternative come possono formarsi un giudizio?
*** Nota e intervento del consigliere
Durante il consiglio la maggioranza, compatta, ha bocciato per tre volte questo elementare ragionamento di buon senso democratico.
- Emendamento dei 5 stelle che chiedeva pubblicazione di nomi e curricula e l’incandidabilità di chi ha già avuto 2 mandati elettivi o di governo: bocciato.
- Emendamento di Fratelli d'Italia che chiedeva di assegnare le nomine tramite bando, come hanno deciso di fare tantissimi comuni per dare un chiaro segnale di trasparenza: troppo rigido, bocciato.
Dopo queste bocciature la maggioranza si auto approva un emendamento che impegna sindaco e presidente del consiglio a pubblicizzare i requisiti per le candidature (pazzesco, diranno addirittura i requisiti previsti per le candidature, rivoluzionario).
- Cesanocambia! (e il sottoscritto anche in qualitá di vice presidente, convinto che il consiglio non dovesse farsi scappare questa occasione di grande valore simbolico) offre alla maggioranza la possibilitá di salvarsi in corner e presenta un emendamento all'emendamento della maggioranza, chiedendo di aggiungere una sola mezza riga: "i nomi e i curricula dei candidati verranno pubblicati sul sito del comune".
Niente da fare, non c'é due senza tre, bocciato anche questo con una motivazione paradossale: se tutti possono curiosare aumentano le polemiche.
Ma possibile che non lo vediate? La polemica c'é giá, é che la politica si fa i fatti suoi al buio e questa triplice bocciatura non fa che rinfocolare questa polemica. Negare a chi é interessato il diritto di farsi un'idea non limita la polemica, limita la il confronto democratico.
Dopo le elezioni avete gridato al cambiamento epocale: con questo voto avete dimostrato tanta paura di cambiare.
Un bell'autogol all'attivo.
É mezzanotte e mezza, grazie signore e signori di essere intervenuti, si chiude il consiglio.
Peccato, bastava un po' di coraggio.
Ecco, un po' meno minacciosi con le educatrici dei nidi e un po' piú di fiduciosi nel confronto democratico.
Buona Estate Cesano;-)