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Trasparenza dal dire al fare

3/4/2013

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Immagine
Trasparire: dal latino trasparere, composto di trans (atraverso) e di parere (esser visibile).

Trasparente è quindi quella proprietà fisica che permette di poter vedere attraverso.
Il vetro è trasparente perché ci permette di guardare ciò che si trova dall’altra parte.
Una parete di vetro contiene, ripara, protegge, ma non separa e non nasconde.

Una casa di vetro è quindi una casa in cui, dall’esterno, si può vedere tutto ciò che accade al suo interno.
E viceversa: esiste sempre un rapporto diretto e immediato tra il dentro-fuori eil  fuori-dentro.



Se trasportiamo questo concetto nella politica, far diventare un Comune di vetro equivale a realizzare un comune nel quale ogni cittadino può vedere ciò che accade al suo interno e gli amministratori restano sempre in contatto con i cittadini.

Proviamo a pensare in quanti modi questa trasparenza può essere applicata in un Comune.
Elenchiamone qualcuno (sono graditi altri suggerimenti):




  • Trasparenza dei conti pubblici
  • Trasparenza dei processi decisionali
  • Trasparenza e semplicità dei regolamenti
  • Trasparenza e informazione
  • Trasparenza dei nostri rappresentanti
  • Trasparenza della macchina amministrativa
  • Trasparenza sui collaboratori, consulenti, aziende



La trasparenza nei conti pubblici è la prima che viene in mente, perché il portafoglio è da sempre l’argomento a cui tutti siamo più sensibili. 

Questa forma trasparenza si può attivare facilmente in molti modi come, ad esempio, pubblicando e rendendo facilmente leggibili e consultabili i bilanci, soprattutto disaggregando le voci che compongono i vari capitoli di spesa.
Un’altra importante forma di trasparenza è quella della spending transparency che equivale alla pubblicazione di tutte le spese e i pagamenti effettuati dal Comune fino ad un minimo di 50€.
In questo modo possiamo sempre verificare econtrollare come, quando, perché e a chi sono andati i nostri soldi.

Bella idea, ma irrealizzabile? Lo Stato del South Carolina (USA), tanto per fare un esempio, lo ha già fatto da molti anni, CLICCATE SUL SEGUENTE LINK (https://ssl.sc.gov/SpendingTransparency/MonthlyExpenditureMain.aspx) per toccare con mano.
La situazione attuale ci porta alla situazione paradossale in cui è molto più facile verificare e monitorare le spese dello Stato della Carolina del Sud che quelle del Comune di Cesano Boscone nel quale viviamo e paghiamo le tasse... meditate gente, meditate.

La trasparenza del processi decisionali è un aspetto altrettanto importante per la qualità del rapporto cittadino/amministratore. Ad esempio sarebbe auspicabile che tutti i bandi e gli appalti pubblici (capitolati d’appalto compresi) venissero resi pubblici e aperti a commenti e proposte della collettività prima di andare in gara. L’uso sia del referendum consultivo (quello dove viene chiesto ai cittadini un parere su una opiù proposte elaborate dai partiti) che l’adozione del referendum propositivo proposto direttamente dai cittadini (vincola il legislatore/amministratore a emanare una legge/azione coerente con l'espressione popolare) farebbero fare un salto di qualità e di progresso ditutta la comunità.

I referendum "propositivi","deliberativi" e "legislativi" non sono previsti né dalla Costituzione italiana, né dagli Statuti degli enti locali.
Tuttavia il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, all'articolo 8 punto 3 dispone che nello statuto degli enti locali debbano essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati.
Con un pò di buona volonta si potrebbero attivare dei sistemi di consultazione popolare, degli instant polls, per poter valutare ed ascoltare il parere dei cittadini su argomenti specifici.

Regole, regolamenti semplici, chiari e trasparenti, come ad esempio laredazione di un regolamento per le associazioni che intendano usufruire di finanziamenti comunali, finalizzati alla realizzazione di progetti i cui obiettivi e risultati siano monitorabili e resi pubblici.

La trasparenza e informazione sulle attività del consiglio comunale si può facilmenterealizzare trasmettendo in streaming video e videoregistrando tutte le sedute del consiglio comunale.

La trasparenza dei nostri rappresentanti eletti al consiglio comunale (consiglieri di maggioranza e opposizione, assessori, sindaco) che dovrebbero pubblicare integralmente la loro posizione patrimoniale sia all’inizio del mandato che alla fine dello stesso, eventuali conflietti di interessi, oltre che, ovviamente, alla presentazione del loro certificato penale che dovrà essere immacolato.
Varrebbe la pena di redigere, seguendo quanto già descritto nella Carta di Pisa, una nostra Carta di Cesano da far sottoscrivere a tutti i candidati nelle liste elettorali.

La trasparenza sull’efficienza della macchina amministrativa comunale, mediante la pubblicazione di rapporti annuali sui risultati raggiunti o meno dei vari dipartimenti legati ai vari assessorati, alle attività dei dirigenti e alla produttività dei vari reparti.

La trasparenza sulla scelta degli assessori, collaboratori, consulenti si può attivarefacilmente attivando per tempo dei bandi pubblici dove icandidati possano presentare i loro curricula e le loro proposte, valutando appieno le loro esperienze, competenze, disponibilità, moralità.

Le scelte effettuate saranno così fatte alla luce del sole sulla base di criteri di competenza e professionalità e non saranno più merce di scambio durante le trattative tra partiti per la composizione della giunta comunale.
Non abbiamo bisogno di assessori che rappresentino i rapporti di forza (=potere) tra le varie fazioni politiche, ma di persone capaci, preparate e competenti  in grado di attuare le azioni e raggiungere gli obiettivi indicati nel programma del sindaco eletto.

Lo spazio vero della politica è e deve tornare nell’aula del consiglio comunale, che è il luogo dove siedono gli eletti dai cittadini.

Per quanto riguarda collaboratori e consulenti  è sufficiente pubblicare un albo dove sono indicati tutti i collaboratori esterni, ditte, aziende e consulenti che hanno in essere rapporti professionali con l’amministrazione comunale.

Questi sono solamente alcuni aspetti e vantaggi che l’applicazione della trasparenza può portare.

A proposito di altri Paesi, tradizioni e culture CLICCATE SUL SEGUENTE LINK (http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-4a21b95a-d975-464f-b381-4e8428ebc77c.html?refresh_ce) e vedete come, ad esempio, funziona in Svezia e vi accorgerete che si può anche vivere in un altro mo(n)do, migliore di quello in cui noi italiani/cesanesi viviamo.



Vorremmo infine ricordare e sottolineare che la trasparenza è la migliore arma che un amministratore onesto possiede, in quanto lo preservano e lo difendono da indebite pressioni alle quali viene sicuramente esposto nell’esercizio del suo mandato.

Le 5 SFIDE ai candidati sindaco

Dalla prossima settimana, partendo proprio dai molti spunti contenuti in questa nota, cominceremo ad affrontare in maniera approfondita i 5 PUNTI sui quali intendiamo sfidare tutti i futuri candidati sindaco. Li ricordiamo:

  • adozione di una “Carta di Cesano per la Trasparenza”, un regolamento per la trasparenza in tre capitoli: incarichi pubblici, appalti e bandi, contributi alle associazioni
  • presentazione degli assessori prima delle elezioni, per garantire ai cittadini una giunta competente
  • netta presa di posizione sul fronte della legalità e sulle vicende che hanno visto il nostro comune salire drammaticamente agli onori della cronaca giudiziaria
  • istituzione di un “tavolo permanente delle competenze dei cittadini” (dove per competenza non si intende la laurea), rappresentativo dei 4 quartieri di Cesano e di specifici strumenti di democrazia diretta quali i referendum propositivi
  • bilancio pubblico e trasparente, con possibilità di aggregare le singole voci solo fino ad un massimo di 50 euro
Cesanocambia!
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